V. 3 N. 1 (2015): EtnoAntropologia 3 (1) 2015

In questo numero compaiono alcuni contributi al Convegno Nazionale dell’Aisea svoltosi a Roma dal 25 al 27 settembre del 2014. Tali contributi sono dedicati alla Tunisia e generati dalla felice co-presenza nelle tre giornate di una delegazione di ospiti chiamata all'appello da Laura Faranda (responsabile di un accordo culturale tra l'Università “Sapienza" e le Università tunisine "Manouba" e "Neuf Avril"). Onorando un impegno di ospitalità anche editoriale, abbiamo deciso così di includere il saggio di Mondher Kilani, che ha proposto in occasione del convegno un'anticipazione di un volume oggi edito anche in Italia (Quaderni di una rivoluzione, Elèuthera); così come il contributo inviatoci da Abdelhamid Hénia, che ci ha sollecitati a una riflessione a qualche livello propedeutica alla nozione di moltitudine discussa da Kilani, rigenerando il binomio “autoctono-straniero” nella sua inusuale genesi idiomatica e storica, tra Nord e Sud della Tunisia. Nel suo breve intervento, Alfonso Campisi ha invece declinato in un contesto linguistico (ma più estesamente di politica culturale) la nozione di “appartenenza identitaria” nella Tunisia post-rivoluzionaria, discutendo un passaggio significativo della nuova Costituzione ispirato al panarabismo. E infine Laura Faranda ha anticipato alcune linee di una recente ricerca etnografica dedicata ai pensionati italiani in Tunisia, che si situa nel progetto messo a punto dal protocollo di accordo culturale concordato con gli atenei tunisini.
In ragione della corposità di questo numero, il comitato scientifico della rivista ha ritenuto opportuno omettere la sessione dedicata alle note di ricerca e alle recensioni.
Le rubriche ricompariranno nei prossimi numeri di EtnoAntropologia.