Il 30 maggio 2022 ci ha lasciato Luigi Maria Lombardi Satriani.
Per rendere omaggio alla sua figura la Redazione della Rivista EtnoAntropologia ha raccolto alcuni ricordi scritti da allievi, colleghi e amici che lo hanno frequentato e nel corso degli anni hanno avuto modo di confrontarsi con Lui e con il suo pensiero. Questi contributi costituiscono, quindi, una prima parziale occasione per riflettere su tematiche e attività di ricerca da lui intraprese e per ricordarlo.
Ci sembra particolarmente doveroso su questa rivista ricordare il suo contributo all’antropologia italiana, e non solo. Infatti questa rivista, fondata come rivista dell’AISEA, l’Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche, - di cui Luigi è stato più volte Presidente e Presidente onorario e alla quale ha dedicato particolare attenzione - è attualmente la Rivista della SIAC, la Società Italiana di Antropologia Culturale, nata dalla fusione delle Associazioni precedenti AISEA e ANUAC (Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali), alle cui attività Luigi ha sempre partecipato, anche in questi ultimi anni per tutti noi così difficili e per lui in particolare, date le cagionevoli condizioni di salute, fornendo il suo apporto di riflessioni e di esperienze.
Luigi ha avuto un’intensa attività accademica, insegnando nelle Università di Messina, di Napoli Federico II, della Calabria, di Roma Sapienza, di Napoli Suor Orsola Benincasa ed è stato Visiting in diverse Università estere. La sua intensa attività scientifica non era disgiunta dalla passione e dall’impegno politico, per cui è stato senatore della Repubblica nella XIII Legislatura, Componente della Commissione Cultura e Relatore della Relazione sulla Camorra per la Commissione AntiMafia.
In questa sezione, che raccoglie i saggi di Alberto Baldi, Vincenzo Esposito, Lello Mazzacane, Gianfranca Ranisio, Patrizia Resta, Domenico Scafoglio ed Eugenio Zito, si intrecciano toni emotivamente intensi nel ricordare episodi, momenti rimasti impressi nella memoria sia nel confronto scientifico, che nelle relazioni amicali. Le riflessioni sul pensiero e su alcune tematiche da lui portate avanti ci rendono consapevoli di quanto sia stata ricca e articolata la sua produzione scientifica, che spazia dalla seconda metà degli anni Sessanta ai suoi ultimi giorni del 2022. Questo susseguirsi di toni diversi ci restituisce la ricchezza e la profonda umanità della figura di Luigi, per molti di noi un Maestro, ma anche un amico, sempre prodigo di sollecitazioni e consigli, con cui era piacevole intrattenersi e dialogare.
La Redazione di EtnoAntropologia