Don Nicola Jobbi: un salvatore culturale. Politiche e pratiche del patrimonio nella seconda metà del ‘900 in un’area dell’Italia centrale

Autori

  • Gianfranco Spitilli Sapienza Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.1473/107

Parole chiave:

Ethnomusicology, Heritage, Parish, Archive, Mountains

Abstract

Arrived in August 1963 in the village of Cerqueto, located in the central Apennines, the young parish priest Don Nicola Jobbi inaugurates a capillary activity of sound, photographic, audiovisual documentation in a small community in which he is called to carry out its pastoral mission. Lasted for over twenty years, Jobbi's research takes on its own meaning within an extended civil and civilizing tension, and the ability to connect a small local, restricted and peripheral universe with non-local intellectual, political, social and economic processes.

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Pubblicato

2014-04-16

Come citare

Spitilli, G. (2014). Don Nicola Jobbi: un salvatore culturale. Politiche e pratiche del patrimonio nella seconda metà del ‘900 in un’area dell’Italia centrale. EtnoAntropologia, 2(1), 287–298. https://doi.org/10.1473/107

Sezione

Riformulazioni – Valorizzazioni – Rifunzionalizzazioni